Una calda sera di fine Maggio decisi che quello sarebbe stato l’ultimo allenamento e che avrei messo le mie Jordan dentro l’armadio: si chiudeva così un lungo capitolo della mia vita iniziato all’eta’ di 6 anni e terminato con i 30.

Lasciavo dietro quell’anta tanti bellissimi ricordi: lacrime di dolore e di gioia per quelle partite perse o vinte all’ultimo secondo, le pizze dopo gli allenamenti, le risate e gli scherzi, ma, più che altro, lasciavo lo “spirito dello spogliatoio” che ci aveva unito e legato, quello spirito che solo chi ha praticato uno sport di squadra può capire fino in fondo.

Amando sempre e comunque lo sport riaprivo quell’anta scegliendo scarpe diverse: ora da palestra, ora da tennis ma non era la stessa cosa. Pur non avendo mai avuto difficoltà a relazionarmi con gli altri, non riuscivo comunque a ritrovare quello che avevo lasciato chiuso nell’armadio.

Un pomeriggio, attirata dal mio colore preferito, il viola, decisi di comprare un paio di scarpe da corsa che avevano quello splendido colore. Non sapevo se le avrei utilizzate o meno ma le adoravo e, visto che la palestra mi aveva annoiato, decisi che non mi avrebbe fatto certo male prendere una boccata d’aria fresca. Così, per caso cominciai a correre!!

Dopo aver macinato un po’ di chilometri da sola, i miei amici di Poggiopertugi mi hanno “costretta” ad unirmi a loro, non solo negli allenamenti ma anche in qualche gara. Così, inaspettatamente,  è cresciuta (corsa  dopo corsa) la  passione per questo sport: stavo ritrovando quella ”cosa” così bella che tanto mi mancava…

L’appuntamento fisso della sera, della domenica mattina (preceduto da tante chiacchiere), le cene o pranzi, l’adrenalina che saliva prima di ogni gara mi facevano apprezzare in maniera sempre maggiore quello sport che da, prettamente individuale,  stava diventando di  squadra: la condivisione non solo di km, ma di fatica e rinunce per la preparazione alla maratona ci aveva davvero unito ed è proprio grazie alla maratona che mi sono iscritta all’Atletica Sangiovannese.

Io, H901, non avrei mai potuto segnarmi a Poggiopertugi e così, spinta anche da un altro amico,  Massimo Di Marco, ho iniziato questa splendida avventura in quella che è oggi la mia squadra.

Quello che credevo dimenticato oggi è lì: ogni volta che apro quell’anta dell’armadio e metto le scarpe da running ai piedi.

In questi anni ho conosciuto tantissime belle persone e ho avuto il piacere di stringere dei legami davvero speciali che sanno prima di tutto di  amicizia: perché per me lo sport è questo!

Grazie di cuore a tutta la nostra bellissima squadra per tutti i consigli, il supporto, le risate (insomma proprio per tutto a 360°) e a tutte le runnerssss girlssss in particolare a Simona, con la quale ho iniziato (e fin da subito c’è stata davvero una grande intesa) e con la quale finirò: in un tempo molto molto lontano (quando saremo ultraottantenni) ci siamo promesse di fare la passeggiata ludico-motoria del Passatore!!!

Quando sarà il momento di richiudere di nuovo quell’anta lo farò con un sorriso e con la gioia di aver avuto la possibilità di riprovare quelle stesse emozioni ancora una volta.

Francesca Fabbri

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