La MARATONA, un pensiero che da un po’ mi girava per la testa, da quando un mio amico runner,  che corre solo maratone, a forza di parlarne mi fa venire la curiosità e la voglia di provare a correrla. “La preparerò nel 2015 per i miei 40 anni” mi dicevo.

Poi il 21 giugno 2014 dopo aver corso la notturna di Firenze con i miei amici dell’atletica, Simona mi dice: “Silvia a Settembre iniziamo la preparazione per la maratona di Firenze. Se vuoi correrla anche te, la prepariamo insieme”.-“Grazie Simo, ma non mi sento ancora pronta”. Nel momento in cui pronunciavo quelle parole, la mia testa aveva già detto: “perché no! Perché aspettare l’anno prossimo?!”.

Da quel momento inizia l’avventura!

Luglio e agosto faccio i miei primi lunghi in solitaria fino ad arrivare a settembre..finalmente gli allenamenti in compagnia dei miei compagni di corsa! Per me che avevo sempre corso da sola sono stati una rivelazione: allenamenti fatti di chiacchiere, racconti, risate, e dopo il 18 esimo km, fatti anche di lunghi silenzi (almeno per me, perché altrimenti non arrivavo in fondo!)

I racconti di Simona, Francesca e Mirko sulla loro prima maratona e i loro consigli mi avevano già proiettata al 30 novembre 2014.

30 novembre 2014. Giornata calda e umida (troppo!) Gli atletici Sangiovannesi e alcuni amici della Rinascita (Mirko, Luca e Alessio) partono per quel di Firenze!

Simona, Francesca e Mirko decidono di partire dall’ultima griglia con me, nonostante avessero accesso alle griglie più avanti. Foto di rito tutti insieme..pronti, partenza..VIA!!

I primi 10 km scorrono lisci. Tanta euforia ed emozione. Dopo il 10imo Km perdiamo Mirko, Luca e Alessio. Rimaniamo io Simona, Francesca e Andrea. Tutti e 4 insieme fino al 21 esimo (diciamo che invece della maratona, abbiamo corso insieme una mezza!). Poi io rallento e Andrea con me. Non ce la faccio a reggere il ritmo di Simo e Franci…rischio di non arrivare in fondo. Dopo qualche KM Andrea mi abbandona e inizia la mia corsa “da sola”.

Chissà cosa si pensa mentre si corre una maratona? mi sono sempre chiesta. Beh adesso lo so…in alcuni momenti è un susseguirsi di pensieri, in altri momenti… il niente. Io cercavo di allontanare i pensieri negativi e mi dicevo..dai  manca poco! Al 32esimo entro in trance…non mi ricordo più niente…mi risvegliano le urla di Mario che in P.zza della Repubblica avanza dalla folla e urla : “forza Silvia!, dai sei alla fine!” Al 35 esimo sento urlare la mia amica Lorenza e suo figlio Giulio che erano lì per me…e infine al 40esimo vedo il mio babbo (che quando ha saputo che avrei preparato una maratona mi ha preso per matta!), mio marito (che mi ha SOPPORTATO durante i mesi della preparazione) e le mie figlie che mi urlavano: “forza mamma, non mollare!!!” Praticamente una botta di adrenalina che mi fa dimenticare la fatica e mi da la carica per arrivare al traguardo! Inizio ad accelerare e per reggere psicologicamente il ritmo della corsa mi ripeto a voce alta come un mantra: Vai, Silvia, vai! Mentre penso che chi mi corre accanto mi prenderà per scema!!

Taglio il traguardo in 4:09:59!!Un secondo dopo stò male, mi sento svenire, ho la nausea e mi tremano le mani. Non capisco più niente…penso soltanto che chi corre la maratona è fuori di testa!! Questo è quello che in quel preciso momento avrei voluto dire al mio amico runner che corre solo maratone. Tutta questa fatica per stare male?!?

Mi chiedo dove sono Simona e Francesca…lascio il pettorale,indosso la medaglia ed eccole davanti a me. Vorrei chiamarle ma non mi esce la voce.

Poi le raggiungo..Simona è felice, ha le lacrime agli occhi, Francesca è sorridente come sempre. Sembrano fresche come rose, almeno così sembrano ai miei occhi…io invece sono morta!

Simona mi chiede: Silvia sei felice? Non ricordo se le ho risposto, ma dentro di me mi sono detta: non lo so….penso però che non correrò più una maratona in vita mia.

I due giorni successivi ho metabolizzato le emozioni, la fatica, i segnali del mio corpo, e lo shock per la morte dell’atleta di Fucecchio. Solo dopo ho realizzato che ero felice e soddisfatta per aver corso la mia prima maratona! Ecco ragazze, adesso posso rispondervi: sono felice di averla corsa, ma soprattutto di averla preparata e condivisa con voi runners girls e con gli altri!”

L’esperienza della maratona, ma soprattutto la sua preparazione mi hanno fatto assaporare e apprezzare uno spirito di condivisione e aggregazione che non conoscevo. La corsa, che è entrata a far parte della mia vita da qualche anno e che prima praticavo in solitaria, adesso riesce a darmi una felicità impagabile se la condivido con voi. E..ora.. ragazzi.…a quando la prossima?