28 gennaio2014 ore 16.30

Ricevo questo messaggio da un carissimo amico :

Quando ci iscriviamo alla Jungfrauw Marathon?

Prima di rispondere vado a ricercare su google questa corsa, e cosa scopro?…La Jungfrauw è considerata la più bella maratona di montagna al mondo!

La mia risposta a quel punto è stata:

Iscritto! :-).

Ed ora eccomi qua a condividere questa bellissima avventura in terra svizzera!

jungfrau-marathon

Arrivo a casa del mio amico ( lui abita in svizzera ) alle 15 del venerdì parcheggio la mia auto nel suo garage e partiamo con il suo pulmino alla volta di Interlaken il paese da dove l’indomani partirà la maratona. Arriviamo verso le 18,00, andiamo in campeggio montiamo la tenda e poi via a ritirare il pettorale…
Il campeggio è circa 3 km fuori dal paese, e via via che ci avviciniamo mi rendo conto di entrare in un paese completamente in festa, amplificatori posizionati lungo la strada trasmettono musica alpina, le vie sono tutte tappezzate da bandiere svizzere e del cantone dove corriamo, via via che ci avviciniamo al punto di ritiro pettorali inizio ad intravedere i gonfiabili che indicano la partenza e l’emozione inizia a salire.
Ritiriamo il pettorale e poi dopo una pizza e una birra ritorniamo in campeggio per il meritato riposo, anche se a malincuore, perchè nel centro di Interlake c’era la festa “Welcome Running”.
La sveglia suona alle 7 il mio amico è già sveglio ed elettrizzato, ci vestiamo prepariamo un piccolo sacchetto da consegnare a Dana ( fidanzata del mio amico ) e poi in bici ci avviamo verso la partenza.
Al punto di partenza troviamo migliaia di atleti (parlano di circa 5000 iscritti ) c’è chi si riscalda, chi balla sulle note di musica techno chi come noi scherza ect ect. E’ uno spettacolo bellissimo ci sono atleti da tutto il mondo ti tutte le religioni ci salutiamo ci stringiamo le mani è un emozione , tutti e dico tutti guardiamo verso il ghiacciaio che si sta scoprendo della sua nebbia mattutina lasciando vedere la sua imponenza fra poche ore saremo lì.
Parte l’inno della Svizzera e ci rendiamo conto che sono quasi le 9.00 ora della partenza, terminato l’inno sentiamo ZWEI MINUTEN AM START ci siamo mancano due minuti a questa avventura.

Tre colpi partiti.

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Urla festose, bambini che allungano la mano per darti il 5, gruppi “musicali” che suonano i tipici campanacci… Facciamo il giro della città, 3 km, poi usciamo e iniziamo a dirigersi verso le montagne.
I primi 10 km sono volati e le montagne si avvicina sempre piu’.
Il mio passo è regolare ho rallentato un po’ la corsa è ancora lunga. Mi rendo conto di aver smesso di pensare al tempo da impiegare prefissatomi per terminare la corsa, sto correndo una maratona senza tempo, voglio questi momenti restino impressi in me per tutta la competizione.
Abbandoniamo per un po’ l’asfalto passiamo un ponte di legno ed iniziamo a costeggiare un torrente, alzo per un attimo gli occhi dalla strada e mi sento piccolo piccolo accanto a me si alzano montagne altissime dalle quali scendono in una folle picchiata cascate è uno spettacolo unico.
Alternando asfalto, sterro e falsi piani percorro altri km, ripasso il torrente e via con la prima salita impegnativa per raggiungere il ristoro al km 20.
Mentre mi avvicino al ristoro la strada si restringe per via della folla che c’è ad aspettarci e incitarci, bambini che ti corrono accando gridando HOOP HOOP HOOP ed il tuo nome, persone ( extra organizzazione) che ti vengono incontro con acqua, birra, coca cola ect ect.
Continuo il mio piccolo sogno in direzione di Lauterbrunnen in una bella e regolare corsa immerso nel verde, leggo 25 km ecco mi dico adesso si inizia a ballare…..
26°!… tornanti davanti a me, 26°km, e ancora tornanti che da circa 800 mt mi porteranno a quota 1150 mt!

Ogni 250 mt un cartello che indica la distanza percorsa, una tortura… 25 km e 250mt , 25 km e 500mt …etc etc così fino al termine dei tornanti dopo 1 km e 750 mt……a metà trovo un punto medico ( durante la corsa sono presenti ogni 3/4 km ) è gremito di gente a terra, chi piange chi si tocca i polpacci chi riparte dopo un miracoloso massaggio… Arrivo al ristoro posizionato al termine dei tornanti ed inizio a sentire i primi dolori muscolari ma poi trovato il giusto ritmo i dolori come per magia spariscono ( così mi illudevo ).
27°, 28° … Arrivo a Wengen e la festosità che trovo mi da una dose di adrenalina unica ed inizio a capire che il traguardo è “vicino”.
Passo il ristoro e subito dopo il percorso torna su sterrato, uno sterrato bello, corribile, il panorama ti toglie il fiato, prati verdi , foreste di conifere e cime innevate; da ora in avanti sarà la cornice alla nostra corsa.
Alternando corsa e camminata spedita arrivo al 38° km, ristoro riprendo un attimo fiato e via verso il tratto più bello ed impenativo della corsa.
Saranno circa 3 km di salita la quale ci porterà al cospetto del ghiacciao che con abbraccio quasi materno unisce L’Eiger, Jungfrau ed il Monch montagne che raggiungono i 4000 mt di altezza.
Adesso siamo tutti in fila indiana quasi impossibile i sorpassi ma non importa, andiamo su e basta , 40° km sento il tipico suono dell’alphorn ( il corno di montagna ) cavolo Andrea c’è l’hai quasi fatta mi dico la salita continua su uno stretto sentiero murenico che porta fino ad una “vetta” dove un personaggio venuto dal passato è li che suona la sua cornamusa con dietro l’imponente parete nord dell’Eiger.
Lo passo, cavolo la discesa e parto di corsa fatti 500 mt le mie gambe diventano completamente di legno, sento un dolore lancinante che dai polpacci arriva allo stomaco e crollo a 2 mt dal centro di assistenza medica, mi dico con le lacrime agli occhi no caxxo manca 1 km non posso fermarmi adesso, mentre questi pensieri mi passano per la testa vedo arrivare un ragazzo che con un sorriso inizia a massaggiarmi i polpacci, un angelo mi dico, guardo l’orologio ( la prima volta in tutta la gara ) sono le 14.40 dopo circa 10 minuti di massaggi i crampi sono sempre più forti, il mio presunto angelo si trasforma in un piccolo diavolo e mi dice STOP, lo guardo e con un inglese maccheronico gli faccio capire che voglio finire la corsa, mancano solo 1000 mt cavolo alla fine anche senza il suo consenso riparto e dopo pochi minuti mi trovo a festeggiare il mio traguardo con una bella birra fredda.
In ogni paese che passi ad ogni singolo ristoro trovi un pubblico caloroso che ti incita, ti applaude i bambini ti chiamano per nome e ti corrono accando, in ogni paese trovi la sua piccola banda che suona, nel mezzo del bosco trovi i suonari di campanacci che ti incitano con il loro suono al tuo passaggio , trovi nonnine che ti passano stracci e spugne bagnate per rinfrescarti un po’, trovi due vecchietti al termine di una impegnativa salita che si gustano il thè, ti guardano e applaudendoti di urlano HOOOP HOOOOP, trovi la Maestosità della natura, trovi montagne senza tempo che si ergono dai ghiaccia trovi sudore, fatica ma trovi anche tanta libertà e soddisfazione. Ma io sopratutto ho ritrovato un amico con il quale abbiamo condiso questa splendida avventura. Grazie mille Alessio per quel tuo messaggio inviatomi a gennaio.

Andrea Balestri