I 30 Km più lunghi……
sono cominciati nel giugno 2013 quando mia moglie vide delle foto della CDrun su internet e mi disse, perché non la fai? Rimasi perplesso ma poi non faticò molto a convincermi.
Cominciai ad “allenarmi” sempre con più impegno e sempre con la data del 1 giugno 2014 nel mirino, fino a quando non mi sono trovato a Dobbiaco a mettere la sveglia per le 5:40 sapendo fin da subito che mi sarei svegliato prima io della stessa.
Scendo per fare colazione mi “circondo” di pezzi di crostata, yogurt , frutta e acqua “meglio prevenire”. Saluto il cameriere e vado a prepararmi, alle 6:30 ho fissato con Mario non posso tardare.
Scendo dall’albergo sulla strada c’è già tanta gente (non avevo mai visto così tanta gente felice a quell’ora del mattino) che si dirige verso la stazione dove ci sono i pullman diretti a Cortina, in perfetto orario arrivano Mario e Filippo un buongiorno e senza tanti fronzoli saliamo sui mezzi messi a disposizione dall’organizzazione direzione Cortina.
Lungo il tragitto guardo spesso il percorso che dovrò ripercorrere a ritroso, sembra un’enormità per chi come me non si è mai confrontato con gare di questa lunghezza, ma ho voluto troppo questo giorno per farmi “ intimorire”.
Alle 7:30 arriviamo a destinazione , scendiamo allo stadio del ghiaccio dove ci accolgono con tè e biscotti (perché rifiutarli!!!), ci sediamo facciamo due chiacchiere mentre siamo avvolti da musica e un viavai senza fine di colori e pettorali, arriva anche Andrea è il momento di consegnare la borsa agli addetti, che con dei tir ce la faranno ritrovare all’arrivo, una foto ricordo, ci siamo la partenza si avvicina, quello che da un anno avevo solo immaginato sta diventando realtà, la tensione sale arriva il momento di dividerci, i top runner alla prima partenza io ed Andrea in seconda.
Via….i primi due km di salita per uscire da Cortina si fanno sentire ma tengo bene il passo e cercando di non pesticciare nessuno, dopo, la salita comincia ad addolcirsi ma è inesorabile fino al 14° km , piacevolmente trascorsi tra panorami stupendi, ponti e gallerie illuminate con un “alito” di luce.
Faccio il primo ristoro bevendo un pò di acqua e comincio a prendere il passo per la discesa non dimenticando che ancora mancano diversi km, ancora non ho guardato “cosa dice” il gps lo farò solo al km20 (ho deciso così). Si arriva al lago di Landro tra l’incoraggiamento costante di chi è a bordo percorso e il “cinque” mai negato ai bambini. Le gambe girano bene ma la salita fatta comincia a farsi sentire decido di prendere dei sali al ristoro del 20 km e giù verso Dobbiaco. Ora “posso” guardare il gps tutto ok, anzi meglio del previsto.
Continuo nel tenere il passo cercando di tenere sotto controllo le gambe, davanti a me vedo un runner conosciuto è Mario alle prese con un fastidio, gli chiedo come va e mi spiega che la discesa è una brutta bestia ” ha tirato troppo” comunque tutto ok con calma arriverà.
Sono al lago di Dobbiaco e ormai sento l’arrivo vicino, gli ultime tre km vedo corridori alle prese con i crampi . Eccomi alle prime case di Dobbiaco, curva a destra dove vedo Cinzia con l’immancabile Bach gli dico che Mario sta arrivando, curva a sinistra ed entro nel parco dove è ubicato l’arrivo. Ai lati le transenne che delimitano il percorso dalla gente che si infittisce sempre più,non ci credo, mi sento chiamare “gigio” è Filippo (già arrivato da mo) sorpreso di vedermi già all’arrivo, gli ultimi metri li trascorro a cercare Paola e Marta tra la gente quando le vedo sono sotto l’arrivo quell’arrivo conquistato anche grazie a loro.
Questa gara mi era stata raccontata e presentata con toni entusiasti , ora capisco il perché!!!Non so quando ma ci rivedremo!!!
Scusatemi se non sono stato breve nel racconto, ma sono stati i miei 30Km più lunghi e le mie 2:35’23” più belle !!!!
Paolo Balestri